lunedì 14 aprile 2014

Proteste a Fiesole per la raccolta differenziata porta a porta “Orari rigidi e poca organizzazione”

Orari rigidi, poca organizzazione e soprattutto tanta spazzatura che nei giorni di raccolta (tutti ad esclusione del sabato e domenica) si sparge in molto suggestivi incroci e davanti ai portoni di chi la produce, attirando anche gatti e topi. E’ la situazione che i “pionieri” della raccolta differenziata dei rifiuti fiesolana hanno giù vissuto e ora denunciano. Ed e‘ la situazione in cui da un paio di settimane si trovano le centinaia di famiglie che hanno iniziato questa nuova avventura. 

“Ci preme ribadire che quanto segnaliamo è un problema riscontrabile oggettivamente _ dicono Sara e Maria Crstina a nome del gruppo “Cartoline da Fiesole” già attivo su Facebook -. Ci distanziamo pertanto da ogni tentativo di strumentalizzazione partitica che potrebbe insorgere in questo delicato momento per Fiesole, contrassegnato dalla contesa elettorale per la scelta del nuovo sindaco”. 

Ma cosa c’è che non va? Nessuno ha da ridire sulla esigenza ormai inderogabile di differenziare i rifiuti domestici in modo drastico, riducendone l’impatto ambientale. Provvedimento legittimo e doveroso peccato sia stato imposto e non concertato. Il problema - come sostengono molti cittadini di Fiesole - sta tutto nell’organizzazione, pressoché inesistente. 

“Volontari hanno diffuso porta a porta l’opuscolo della società Quadrifoglio, dando a volte informazioni anche differenti - proseguono -. Un esempio? I sacchetti. Per alcuni operatori non c’erano, per altri erano in Comune pronti alla diffusione. In realtà un certo quantitativo di sacchetti (solo per organico e multimateriale) erano disponibili. Fatto sta che chi ha potuto li ha presi, ma tanti lo ignoravano”. 

Ma c’è di più. Molte città dove da tempo la differenziata si fa e funziona, proprio per evitare che gli animali della notte pasteggino con l’organico, le aziende multiservizi hanno dotato le famiglie di contenitori di vari colori e fogge per raccogliere organico, vetro, alluminio, carta e multilaterale. A Fiesole no, si confida nel sacchetto, posato in rigorose fasce orarie. I rifiuti vanno inderogabilmente posizionati davanti al proprio civico o nel punto di raccolta identificato alla bell’è meglio dalle ore 20 alle 21 dei giorni feriali e guai sgarrare l’orario. Si incorre in salate multe, è quanto ventilato dagli addetti. Peccato che poi gli operatori passino anche sei ore dopo. 

“Il problema è che per diversi giorni alla settimana Fiesole convive con la sporcizia - conclude il gruppo -. Certamente non staremo a guardare, registreremo quello che non va, utilizzando i social network e gli strumenti che la tecnologia ci offre, con foto, video, blog.  Non vogliamo che questo incantevole Comune che fa dei suoi scorci mozzafiato uno spettacolo, attirando persone da tutto il mondo,  diventi emblema di sporcizia con la raccolta differenziata. Per questo chiediamo che il Comune ripensi alle modalità della raccolta differenziata, ascoltando le proposte dei cittadini e tragga spunto dalle migliori esperienze italiane. In quelle zone dove i cittadini sono dotati di contenitori, sacchetti e dove si è fatta opera capillare di informazione presso tutta la popolazione non solo sulla raccolta ma sulla riduzione dei rifiuti, così da trasformare questa incombenza in opportunità”.

Pagina FB


mercoledì 9 aprile 2014

Perchè

Il 1° aprile del 2014. E' la fatidica data dello "scherzo" per nulla piacevole che il Comune ha riservato ai suoi cittadini. E' da questo giorno che è iniziata la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Una raccolta imposta dall'alto, senza alcun tipo di concertazione e quei che è peggio senza mezzi, né organizzazione. Sacchetti differenziati per rifiuto nemmeno a parlarne, Contenitori, chi sono questi sconosciuti. Informazione lasciata a pochi volontari che hanno avvertito chi potevano. Così scorsi mozzafiato che attirano frotte di turisti, in alcuni giorni della settimana diventano "cartoline con vista rifiuto". Questo blog nasce con questo intento. Essere il diario di questa esperienza, affinché migliori e divenga davvero un'opportunità.